Tariffa puntuale sui rifiuti e differenziata all’80%. Sono i due obiettivi a cui punta il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che si sente assediato dai media al punto da aver smesso di leggere i giornali: “Mi rivolgono critiche senza fondamento. Per capire cosa stiamo facendo a Parma bisogna studiare, approfondire le questioni. I giornalisti vengono da me con una versione in tasca che non hanno nessuna intenzione di cambiare”. La vicenda più spinosa per la prima amministrazione targata M5S resta l’inceneritore: in città sono in molti a pensare che il primo grande errore di Pizzarotti stia nel non aver chiuso l’impianto su cui si è incentrata la campagna elettorale: “Sfido chinque a trovare una mia dichiarazione con la quale avrei promesso la chiusura. Ci siamo impegnati a fare di tutto per non farlo entrare in funzione ma l’inceneritore non è del Comune. Abbiamo proposto all’azienda proprietaria di convertirlo”. Se l’inceneritore sembra ormai avviato verso l’apertura, quello che Pizzarotti vuole fare è sottrarre la materia prima: “Saremo la prima città capoluogo di Provincia a portare la differenziata all’80% con tariffe puntuali, i cittadini pagheranno in proporzione ai loro rifiuti”. Sui conti del Comune pesano debiti e investimenti sbagliati: 150 milioni di euro per la stazione delle ferrovie e 22 milioni per un ponte inutile. Risorse per fare nuovi investimenti ne restano davvero poche: “Stiamo puntando su un nuovo welfare, una mobilità diversa partendo proprio dalle biciclette”. La crisi economica a Parma si traduce in sfratti, uno al giorno, e in disoccupazione: “L’Italia non può essere in balia di una persona, mi aspetto che vedendo la nave che affonda Berlusconi se ne vada affondando. Antigua potrebbe essere per lui una località adatta”.